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NERO D'AVOLA

Il Nero D'Avola è l'espressione di una particolare vite, autoctona della Sicilia ed è il vitigno rosso più rinomato della produzione vinicola siciliana. Il nome Nero D'Avola è legato alla città di Avola, luogo di produzione, come testimoniano i testi storici, già tra la fine del '600 e gli inizi del '700. La leggenda narra che la vite germogliò,per la prima volta, proprio in Sicilia dalle lacrime di Dionisio,assetato. Nacque così quel nettare l'antico nume donò agli uomini, per confortarli dalle fatiche, così come agli Dei , per allietare i loro sensi. Nuove imprese, provenienti anche da fuori Sicilia, hanno investito nell'impianto di nuovi vigneti, preferibilmente allevati a controspalliera o con il tradizionale alberello, più costoso e meno produttivo, ma con rese qualitativamente superiori dal punto di vista organolettico e del potenziale d'invecchiamento I vini prodotti da uve di Nero d'Avola presentano una buona acidità che dà loro possibilità di lungo invecchiamento, se ben conservati. Sono tipicamente vini di forte carattere, talvolta un po' spigolosi talvolta molto eleganti. Il Nero d'Avola si presenta alla vista di un gradevole rosso rubino, più o meno intenso a seconda delle tipologie del vigneto, della sua giacitura e dell'invecchiamento, ha un gusto con sentori di bacca, di ciliegia, prugna, talvolta speziato che regalano i bocca un ottimo equilibrio di tannini ed acidità, gusto profondo di gran spessore e struttura,ed elevata morbidezza. Va servito a 18 °C e si abbina a carni rosse, arrosti e formaggi stagionati. La gradazione di questo vino è di 13.5° e va servito, meglio se decantato in caraffa, ad una temperatura di circa 20°. Il bicchiere da utilizzare è un ampio calice che permetta al vino di respirare e ossigenarsi. Il nero d'Avola è presente sul mercato sia in purezza sia assieme ad altre uve come il Merlot, il Cabernet Sauvignon e soprattutto con il Syrah, abbinamento che sta dando eccellenti risultati..

MERLOT
Il Merlot è un vitigno a bacca nera, il cui nome deriva dalla particolare predilezione che ha il merlo per le sue bacche, è originario della Francia, e in particolare della zona di Bordeaux da cui nascono alcuni dei più prestigiosi vini francesi. Si parla del Merlot sin dal 1700 quindi è un vitigno antico. Nella maggior parte delle zone vitivinicole del mondo è solito accompagnare il Merlot al Cabernet Sauvignon; i due vitigni si integrano perfettamente: il primo donando al vino il suo frutto pieno e precoce, il secondo una maggiore aristocraticità e longevità. In Italia il Merlot ha trovato condizioni ambientali ideali in Friuli, Trentino, Veneto, ed Emilia Romagna sin dalla fine dell'Ottocento, ma è ormai diffuso in molte altre regioni principalmente in Sicilia usato , con risultati a volte sorprendenti, in purezza .Il Merlot, nell'adattarsi a questo clima dalla forte impronta solare mostra un altro aspetto della sua versatile personalità, con sapori più caldi e speziati. Ha foglia media, pentagonale, trilobata e quinquelobata; grappolo medio, piramidale più o meni spargolo, con una o due ali e peduncolo legnoso di colore rosato; acino medio, rotondo di colore blu - nero con buccia di media consistenza ricoperta da abbondante pruina. Predilige terreni collinari, freschi, con buona umidità durante l'estate in quanto soffre la siccità. I sistemi di allevamento più adatti sono il cordone speronato e il Guyot che assicurano un buon ombreggiamento dei grappoli al fine di evitare repentini abbassamenti dell'acidità fissa. Oggi il Merlot viene utilizzato in alcune beauty farm dove viene applicata la Vino terapia che consiste in una serie di trattamenti e immersioni nel vino eliminando le cellule morte della pelle .Il Merlot è un vino di colore rosso rubino con riflessi violacei con un profumo intenso,gradevole,equilibrato in cui si riconoscono la ciliegia e l'amarena. Al palato si presenta armonico,ben strutturato e asciutto. La gradazione alcolica è di circa 10.5° e la temperatura ideale di servizio è di 18°-20°, e da versare in un bicchiere da vino classico. Si abbina facilmente a carni rosse ,a bolliti,formaggi stagionati,pollame e coniglio in umido. È un vino da tutto pasto a secondo le tipologie.

CABERNET SAUVIGNON

Il Cabernet - sauvignon è un vitigno di origine bordolese ed è senz'altro la varietà più rinomata al mondo per la produzione di vini di grande qualità e longevità.
Viene spesso usato in assemblaggio con il Merlot, uvaggio che ha preso il nome di bordolese, dove è stato introdotto. In Italia ne esistono molte versioni, sia in purezza che con altri vitigni rossi. Ha grandi capacità di adattamento alle più disparate condizioni climatiche e tecniche di vinificazione, mantenendo le sue caratteristiche di riconoscibilità pur esprimendo perfettamente anche quelle del territorio. È in grado di produrre vini intensi già nel colore, ricchi di tannini e sostanze aromatiche, capaci di lungo invecchiamento dai profumi erbacei che ricordano il peperone verde,oltre che frutti rossi dal mirtillo al ribes; grazie alla grande struttura di questo vitigno, si possono osare lunghe macerazioni e affinamento in legno, soprattutto rovere francese, che gli consentono di esprimere nel tempo un bouquet complesso e affascinante. Ha foglia media, pentalobata e dentellata; grappolo medio - piccolo, oblungo, cilindro-piramidale, di buona compattezza, con un'ala spesso evidente; acino di dimensioni medie, quasi rotondo, con buccia molto resistente, blu - nera con sfumature violacee, ricca di pruina. La polpa è astringente, con sapore di viola e sorba. L'epoca di maturazione è medio - tardiva (prima metà di ottobre). Il nome Sauvignon deriva da una antica parola francese che significa "selvaggio" (sauvage). Tuttavia test genetici effettuati nel 1996 presso il dipartimento di enologia e viticoltura dell'Università della California a Davis hanno sorprendentemente dimostrato che il Cabernet Sauvignon è un incrocio tra il Cabernet Franc, vitigno a bacca rossa, e il Sauvignon blanc, vitigno a bacca bianca.
Oggi viene usato anche per la Vinoterapia, perché aiuta l'eliminazione delle cellule morte della pelle nei bagni vino terapici. La gradazione alcolica è di circa 11° . Al bicchiere si presenta rosso rubino con riflessi violacei. Al palato risulta morbido elegante,di buona struttura ed intenso con una tannicità presente ,ma non ingombrante..Va servito ad una temperatura di circa 18° in un bicchiere classico di vino rosso. Si accosta ad ogni tipo di cacciagione e ai formaggi stagionati.

SYRAH
Il Syrah o Shiraz è un vitigno a bacca rossa dalle origini controverse, alcuni infatti ritengono che la sua provenienza sia l'Iran mentre altri pensano che le sue radici storiche siano legate al territorio di Siracusa dal quale si è poi disperso per poi essere reintrodotto in Italia dalla vicina Francia.Questo vitigno viene ad oggi coltivato in quasi tutto il territorio vitivinicolo mondiale in Italia soprattutto in Sicilia dove ha saputo meglio interpretare il vitigno, vinificandolo in uvaggio con il Nero d'Avola ottenendo vini morbidi e speziati molto richiesti dal mercato internazionale. Il Syrah dà un vino di colore rosso rubino dalle sfumature violacee, il profumo intenso e fruttato con sentori di piccoli frutti neri e spezie, tra le quali appare evidente il pepe nero, in bocca presenta una buona struttura e persistenza, morbido e abbastanza fresco con una media tannicità. . La gradazione alcolica è di circa 11° . Va servito ad una temperatura di circa 18° in un bicchiere classico di vino rosso. Si accosta ad ogni tipo di cacciagione e ai formaggi stagionati.

CATARRATTO
Il catarratto è un vitigno di uva bianca da mosto presente in tutta la Sicilia, che trova nel comune di Salaparuta, provincia di Trapani, la sua massima espressione. Tutto questo grazie alle caratteristiche agronomiche e climatiche che contraddistinguono questo aerale. È uno dei vitigni di uva bianca più antichi e pregiati di Sicilia; viene descritto sia dal Cupani nel 1696 e in particolar modo dal Pastena (1970).Il vitigno più coltivato è il Catarratto lucido. Ha foglia media, prevalentemente pentalobata. Il grappolo si presenta medio, cilindrico o conico, con una o due ali (grappoletti affiancati ai lati del grappolo principale), raramente senza, semi-compatto o compatto, facilmente soggetto all'acinellatura e alla colatura; acino medio, sferoidale o ellissoidale, con buccia ricoperta blandamente di pruina, spessa, di colore giallo-dorata nella parte più esposta. Ha produzione abbondante ma incostante a causa dei fenomeni di acinellatura e colatura. E' abbastanza resistente sia alle malattie crittogamiche che ai parassiti più comuni. La forma di allevamento più diffusa è la controspalliera con potatura a guyot.Il vino Catarratto si caratterizza per l'elevata acidità che influenza positivamente la freschezza aromatica e gustativa; sul piano olfattivo il sentore di fiori bianchi è il più diffuso. In bocca si presenta sapido e secco, ma ciò non ne compromette la serbevolezza.Seppur ben apprezzato da esperti e non, una decina d'anni fa ha visto diminuire la sua diffusione regionale per lasciar spazio ai vitigni internazionali particolarmente richiesti dal mercato. Tuttavia, il lavoro in cantina per riuscire ad esaltare le caratteristiche di questo vitigno non si è mai interrotto e si è avvalso del contributo di studi scientifici che ne hanno meglio delineato il profilo. Il colore giallo dorato tenue con riflessi verdognoli. Al naso risulta elegante con note proprie degli agrumi e di frutta esotica. Al palato si evidenziano il caratteristico sentore di pesca e nettarina. Gradevoli e persistenti sentori di legno di quercia che generano una maggiore complessità gustativa. Il retrogusto è lungo e ben equilibrato. Si abbina con dell'ottimo pesce, in particolare crostacei, si esalta con minestre sapide anche a base di legumi.

CHARDONNAY
Lo chardonnay è un vitigno di uva bianca. Le sue origini non sono chiare: secondo alcuni studiosi ha "radici" mediorientali, secondo altri nasce da un incrocio spontaneo da una vite pre-addomesticata ed un vitigno proveniente dall'Illiria. È comunque originario della Borgogna, da dove si è diffuso progressivamente in tutto il mondo dalla fine del XIX secolo. A lungo confuso con il Pinot Bianco, le ricerche genetiche hanno dimostrato che è un incrocio tra Pinot nero e Gouais blanc, un vitigno di origine slava di grande vigoria, utilizzato per "tagliare" numerosi vini. Il suo nome deriva da Chardonnay, l'omonimo paese del Mâconnais in Borgogna. In Italia il vitigno Chardonnay è coltivato praticamente in tutte le regioni, ma in particolare in Sicilia. In Francia, dove è diffuso ovunque, viene utilizzato in purezza e, in uvaggio, per la produzione dello Champagne. Dalle uve di Chardonnay si possono ottenere vini fermi, frizzanti o spumanti, con gradazione alcolica alta e acidità piuttosto elevata. Il colore del vino è giallo paglierino non particolarmente carico, il profumo, caratteristico, è delicato e fruttato (frutta tropicale, ananas in particolare), il sapore elegante e armonico. Se invecchiato assume note di frutta secca. È particolarmente indicato per l'affinamento in barrique. Ha foglia media, rotonda; il grappolo è di medie dimensioni, piramidale, serrato, scarsamente alato; l'acino è di media grandezza, con buccia mediamente consistente, tenera e di colore giallo dorato. La vigoria è elevata, la produttività regolare e abbondante. La vendemmia è abbastanza precoce (prima decade di settembre). Predilige i climi temperato-caldi, i terreni collinari, argillosi e calcarei, gli ambienti ventilati e freschi. È sensibile alle gelate primaverili. Al bicchiere si presenta con un colore giallo paglierino di grande lucentezza. All'olfatto aromi puliti e fragranti di fiori bianchi, crosta di pane e mela verde. Al palato è freschissimo e vivace, di grande piacevolezza e ottima persistenza. Ottimo come aperitivo, a tavola si sposa con antipasti di mare, creme di verdure, tranci di salmone e pesci grassi. Va servito ad una temperatura di circa 11-13° .




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